Recensione a Lorena Gloria Dicati, Luca Vaudagnotto, Primi passi nella lettura e scrittura alla primaria con il WRW – Writing and Reading Workshop. Strategie e strumenti per avviare il laboratorio di lettura e scrittura nei primi anni, Erikson 2023
Il volume Primi passi nella lettura e nella scrittura di Lorena Gloria Dicati (docente a Monselice – PD) e Luca Vaudagnotto (docente ad Aosta), dopo l’introduzione, è suddiviso in due grossi capitoli sul Laboratorio di Lettura e Laboratorio di scrittura e insegna a muovere i primissimi passi nel mondo dei libri. Per la lettura, ad esempio, vi è tutta una prima fase che punta a insegnarne le strategie a partire proprio dalla fisicità: come muoversi nella classe dal banco al cerchio di lettura senza fare troppa confusione, come posizionarsi per ascoltare la lettura ad alta voce confortevolmente, come prendersi cura dell’oggetto libro, per poi passare a tecniche e strategie per agevolare invece la decifrazione materiale delle parole (la decodifica, la scorrevolezza) e la comprensione del testo, la discussione sui libri ecc. Nulla viene trascurato né dato per scontato. Si direbbe uno dei pregi maggiori di questi volumi: pensare alla lettura e alla scrittura come processi cognitivi in tutte le loro declinazioni, da quella più fisica a quella più emozionale e tecnica, il che li rende delle risorse preziose anche per chi inizia ad insegnare. Si viene infatti guidati per mano, passo dopo passo, persino con esempi sulle parole che si possono dire per affrontare le varie fasi, con le possibili risposte dei bambini. Le strategie vengono illustrate nei dettagli, con una ricca serie di esempi pratici e tantissime fotografie, tratte dai più diffusi albi illustrati, o dai disegni e dai testi degli stessi bambini (i piccoli allievi degli autori, anche loro protagonisti). E già la scelta dei libri proposti nell’esemplificazione costituisce un importante spunto bibliografico per i maestri alle prime armi, che possono poi ampliare le loro conoscenze partecipando agli incontri reali o virtuali organizzati dal gruppo WRW, o seguendo i blog da esso consigliati.
Molto dettagliata è dunque la parte destinata alla creazione della biblioteca di classe. Segue un ricco paragrafo sulle consulenze, che diventano, al di là delle mini (appunto, mini!) lezioni, la principale modalità di insegnamento, diretto al singolo e conforme ai suoi specifici bisogni, secondo le raccomandazioni della didattica di oggi che vede l’insegnante come regista del processo di apprendimento in cui però al centro vi è il bambino nella sua individualità.
Un po’ più ridotta – forse tenendo conto dell’età dei bambini – è la parte dedicata alla scrittura. Anche in questo caso, si punta a instaurare una routine per cui il laboratorio si svolge sempre allo stesso modo, e tale prevedibilità ha la sua importanza in quanto libera bambini e maestri dall’ansia di organizzare lezioni sempre nuove e permette loro di concentrarsi davvero sul processo di scrittura. A rendere le lezioni sempre motivanti e innovative ci penseranno infatti le osservazioni dei bambini.
Molto spazio è dedicato alla scelta dei libri mentor, che insegnano piccole strategie da copiare, agli attivatori che consistono in risorse di vario tipo (la mano esperta nelle cui dita raccogliere ad es. i punti da cui partire per scrivere un testo regolativo, la lista per raccogliere le idee, le foto da cui partire, cfr. pp. 232-33).
Si ragiona poi sulla pianificazione, per nulla scontata per i bambini di questa età e quindi sulla revisione: sono momenti estremamente importanti a cui dedicarsi, in quanto la letteratura specializzata (sintesi di Borghetti in Pallotti et alii, 2021 pp. 46 e ss.) ci dice che i bambini diventano capaci di una pianificazione minima, locale o sul momento solo a 9 anni, e a partire dalla stessa età possono arrivare a una revisione globale, fatta a posteriori mentre tra i 6 ei i 7 anni sono capaci solo di una revisione locale, sul singolo pezzettino di testo. Avere dunque tante idee ed esempi concreti da cui partire è fondamentale.
Infine, vi è la parte sull’editing, finalizzata non tanto al confezionamento di pensierini o temi, ma alla pubblicazione di ‘libri’, che una volta finiti verranno letti in classe e ai genitori, rendendo così i bambini degli autentici scrittori, in grado di selezionare i loro scritti migliori e condividerli con un pubblico reale, momento importantissimo per la motivazione. I veri scrittori infatti scrivono sempre per qualcuno.
Tra revisione ed editing si collocano le porzioni più strettamente linguistiche del libro, dedicate ad esempio alla punteggiatura e alla correzione degli errori, che però non vanno troppo nel dettaglio in quanto la parte di riflessione sulla lingua è destinata ad altri momenti dell’insegnamento (che però è importante ci siano davvero, considerato il grande spazio che viene dato al laboratorio e le – tutto sommato poche – ore di italiano). Vi sono tuttavia molti buoni consigli di revisione e di editing, tra cui la lettura da gambero e l’uso di schede di controllo sui principali errori (pp. 274-80).
Ma l’approccio WRW prevede che l’insegnante non si preoccupi troppo di correggere gli errori negli elaborati finali, quanto piuttosto di far riflettere i bambini sulle forme in fase di revisione, in modo che essi imparino a correggere da soli o tra pari quanto sono in grado di correggere ad una certa età, acquisendo quindi un’abitudine mentale all’editing (p. 276) che poi li accompagni per tutta la vita. E se il prodotto finale (il libro) resta pieno di errori non ci si deve preoccupare troppo: sarà comunque adeguato allo sviluppo interlinguistico del bambino di questa fase (su questo si veda anche G. Pallotti, C. Borghetti, F. Rosi, Insegnare a scrivere nella scuola primaria. Il progetto Osservare l’interlingua, Caissa Italia, Bologna). Correggere troppo può infatti creare frustrazione nei bambini, che invece devono essere incoraggiati a leggere, scrivere e diventare capaci di esprimersi a tutto tondo. Con il tempo e la naturale maturazione cognitiva, impareranno anche a scrivere in modo più accurato. Con buona pace di alcuni genitori e della pedagogia tradizionale…
Tra i materiali allegati online al libro, infine, è possibile trovare molti spunti sulla valutazione.